“Gli inizi ricominciano sempre, e non sono mai finiti. Nemmeno quando saremo finiti noi stessi. Anche il finire non finisce mai. È una spirale, non un cerchio. Tutto finisce, tutto anche ritorna. In questa circolarità, o piuttosto come ho detto, spirale è anche il senso del ritorno. Musica che non disturba il silenzio.”
Lalla Romano “Ritorno a Ponte Stura, Einaudi 2000
Siamo nella stagione del Cancro e questa notte abbiamo anche una luna nuova nel segno del Cancro. Veloci associazioni legate al Cancro: madre, nutrimento, casa, famiglia. Tematiche delicatissime e potentissime assieme. Un abbraccio morbido che rischia di trasformarsi in guscio duro e corazza, se non si sente accolto o pensa di esser stato frainteso. Acqua, emozioni, nostalgia, fissazione sul passato.
Ieri la stesa che mi sono fatta, con un mazzo oracolare nuovo (e già amatissimo, potrebbe diventare la prima recensione di un mazzo che scrivo), e un paio di recuperati da una casa lontana, parlava di discesa nel profondo e di accettazione di una parte di me che continuo a non voler vedere e abbracciare. È il più classico lavoro sull’Ombra, ma appena ho capito che si trattava di quello la mia prima reazione è stata: c’è il sole, fa caldo (non poi tanto, almeno qui dove sono), è estate, non è il momento di affrontare l’oscurità e l’ombra.
Eppure anche questi sono temi che sempre ritornano e che anzi il caldo mi sembra smuovere, come se accrescendo gli umori e l’acqua - elemento del segno Cancro - si fluidificassero le emozioni.
In che modo prendersi cura di se stessi e degli altri? A chi dare la priorità, ammesso sia possibile scegliere?
Nel mio caso ho individuato un altro elemento, che ha a che fare sempre con il segno cancerino - su cui se vi va, potete riflettere anche voi:
che rapporto ho con la mia intuizione, con il mio intuito, con il mio istinto?
Sono tre cose leggermente diverse, e personalmente tutte mi chiamano in questo periodo ma io continuo a giudicarle, a distanziarmene almeno in parte. Eppure chiamano, continuano a chiamare.
Una cosa che ho fatto e che vorrei rifare
Il 22 giugno ho letto per la prima volta i tarocchi in pubblico e a sconosciuti. Sono stata ospitata da Studio Foreste, che aveva allestito una mostra su un tarocco illustrato da Anna Dietzel.
Quella serata mi ha insegnato molte cose:
che leggere i tarocchi in pubblico non mi agita (ma immagino dipenda molto dal clima che si crea)
come interagire con persone che non conosco, e come cercare di metterle a loro agio
come fidarsi di quello che le carte dicono (ho visto due cose importanti quella sera, che mi sono poi state confermate)
che la diffidenza è però molto difficile da sconfiggere: se una persona si presenta con un atteggiamento di chiusura, c’è poco che tu possa fare per entrare in comunicazione
che voglio continuare a studiare, ancora e ancora.
Quando sono tornata a casa, mi sentivo così bene che mi è successa una cosa che non mi accadeva da tempo: un ragazzo mi ha chiesto se volevo andare a bermi una birra1.
Le mie intenzioni per il prossimo ciclo
Ho bisogno di concentrarmi sul lavoro ancora un poco, del resto a fine mese c’è una luna piena in Capricorno che spinge a realizzare gli obiettivi e siamo in pieno periodo di raccolto.
Per quanto mi riguarda devo definitivamente posare le fondamenta per il mio sito personale. Un progetto che ho in ballo da qualche anno e che non ho mai messo a punto. Mi ripropongo di riuscire a fare qualche passo avanti.
Forse si sente da quello che scrivo, ma sento già le energie della prossima luna piena, e invece è sempre bene cercare di rimanere nel momento presente e sintonizzarsi su queste emozioni, personalmente anche difficili, ma temporanee.
Buona luna nuova.
So bene che potrebbe dar fastidio, ma lui è stato molto rispettoso (cioè ha desistito subito appena gli ho detto di no) e a me ha lasciato solo la sensazione che il mio entusiasmo e la mia gioia fossero evidenti per qualcun altro.
Che bello scoprirsi e sentirsi bene nel fare cose nuove ♥️
Meravigliosa la citazione di Lalla Romano.
Grazie Elena per questa puntata.